Russia, un allarme dopo l’altro: gli annunci di Mosca tra bluff e emergenze choc

Russia un allarme dopo laltro gli annunci di Mosca tra bluff e emergenze choc

(Adnkronos) –
Un allarme dopo l’altro dalla Russia. Dall’attacco in Polonia all’assalto contro la nave britannica. Poi, l’azione a Zaporizhzhia per provocare un disastro nucleare. Per chiudere, il tentativo ucraino di dirottare un Mig. Nel giro di un mese, o poco più, Mosca ha lanciato una serie di ‘alert’ denunciando piani e complotti elaborati da Kiev con la collaborazione di partner occidentali. 

Le rivelazioni – sistematicamente giudicate inattendibili da Kiev – sono state firmate sempre dall’Svr, l’intelligence russa per l’estero, e rilanciate dall’agenzia Tass da fine settembre. Oggi, la nuova puntata con variazione sul tema: la Russia ha annunciato di aver sventato un piano di Kiev, che avrebbe provato a corrompere un pilota per ottenere il dirottamento di un Mig destinato ad essere abbattuto sui cieli della Romania. Minaccia sventata, secondo Mosca. 

La vicenda odierna, in base al resoconto della Tass, evidenzia un intervento preventivo efficace. Se si riavvolge il nastro, si osserva un copione consolidato nella guerra che si combatte anche nel campo dell’informazione. La Russia, a cadenza regolare, accende i riflettori su azioni, ritenute imminenti, che in realtà non si concretizzano.  

 

La saga comincia il 30 settembre: “L’Ucraina prepara una provocazione in Polonia per coinvolgere la Nato nella guerra”, ha affermato l’Svr, che ha prospettato un’operazione ucraina per favorire l’escalation in un clima già ad altissima tensione caratterizzato, alla fine dell’estate, da ripetuti sconfinamenti di aerei e droni russi su Polonia, Finlandia e Baltico. 

L’operazione, secondo quanto dichiarato dall’intelligence e riportato dalla Tass, avrebbe dovuto coinvolgere un gruppo di sabotaggio e ricognizione che si sarebbe spacciato per forze speciali russe e bielorusse. L’obiettivo sarebbe stato un finto attacco a infrastrutture critiche polacche, secondo un piano ideato dalla Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino (GUR) in collaborazione con l’intelligence polacca. 

I gruppi di sabotaggio e ricognizione impiegati sarebbero stati composti da militanti della legione “Libertà per la Russia”, riconosciuta come organizzazione terroristica e fuorilegge in Russia, e dal reggimento bielorusso Kalinovsky, considerato un’organizzazione terroristica in Bielorussia. Risultato? Nessun attacco in Polonia. 

 

Seconda puntata il 6 ottobre, quando l’Svr ha annunciato che Londra avrebbe attaccato una nave straniera in Europa per creare un incidente e accusare la Russia. “Londra sta preparando una provocazione con un attacco di un gruppo di russi traditori che combattono al fianco delle forze armate ucraine contro una nave civile di uno Stato straniero in Europa”, l’alert dei servizi. 

Il coinvolgimento di “russi traditori” sarebbe servito a far ricadere la responsabilità dell’azione su Mosca: “Si prevede di fornire ai combattenti delle forze armate ucraine equipaggiamento subacqueo di produzione cinese”, avevano aggiunto i servizi, evidenziando che “la provocazione ideata dalla Gran Bretagna contro la Russia ha anche lo scopo di screditare la Cina”. 

Ma perché il Regno Unito avrebbe dovuto compiere una simile azione? “Londra – secondo l’Svr- è furiosa perché i suoi sforzi pluriennali per ottenere una ‘sconfitta strategica’ della Russia e trasformarla in un paese emarginato stanno fallendo”. 

 

Si arriva al 6 novembre. L’Svr ha acceso i riflettori sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dalla Russia che ha invaso l’oblast e ha annesso la regione. 

“L’Occidente si prepara a incolpare la Russia per un possibile incidente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. I membri della Nato esortano Kiev a compiere una grande azione di sabotaggio con vittime tra gli ucraini e i cittadini dei paesi dell’Unione Europea, simile al disastro aereo MH17”, si legge nel catastrofico messaggio dei servizi. La situazione nell’area della centrale, in realtà, non è mutata negli ultimi giorni. 

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