Alimentazione, esperto: “Mandorle e frutta a guscio migliorano salute cardiometabolica”

(Adnkronos) – “E’ dimostrato che la frutta a guscio, incluse le mandorle, contribuisce a ridurre colesterolo, pressione e infiammazione, abbassando il rischio cardiovascolare. In particolare, le mandorle aiutano a ridurre il colesterolo Ldl, la glicemia e la pressione diastolica”, ma anche “promuovono i batteri intestinali benefici e aiutano a controllare il peso”. Sebbene questi effetti cardiometabolici “siano moderati, sono clinicamente rilevanti, soprattutto per chi cerca di migliorare questi parametri. Anche un piccolo aumento del consumo quotidiano a livello di popolazione potrebbe avere un impatto rilevante sulla salute specialmente per chi è a rischio cardiovascolare”. Così John Sievenpiper, professore di Scienze nutrizionali e medicina presso l’università di Toronto e medico strutturato presso la Divisione di Endocrinologia e Metabolismo del St. Michael’s Hospital di Toronto, illustra all’Adnkronos Salute i contenuti del Consensus paper pubblicato su ‘Current Developments in Nutrition’, a seguito di una tavola rotonda scientifica promossa dall’Almond Board of California.Â
“Le linee guida per obesità , diabete e malattie cardiovascolari riconoscono ampiamente i benefici delle mandorle e della frutta a guscio. Questo è un dato ben noto e non controverso – spiega Sievenpiper – Del resto, sono presenti in modelli alimentari riconosciuti come la dieta mediterranea”, a base vegetale, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, olio extravergine di oliva e pesce, “nella Dash”, che prevede la riduzione dell’assunzione di sodio e aumento di alimenti ricchi di potassio, calcio e magnesio, e “nella dieta Portfolio”, che mira alla riduzione del colesterolo Ldl attraverso il consumo di cibi specifici come la farina d’avena, soia. Â
“La frutta a guscio – rimarca l’esperto – è considerata un alimento salutare secondo le linee guida dietetiche e cliniche, sia per persone con diabete, dislipidemia o ipertensione, sia per chi è in buona salute. Tuttavia, esistono ancora timori che questi alimenti, essendo ad alta densità energetica, possano contribuire all’aumento di peso, in particolare le mandorle, tra le più consumate. Per questo è importante quantificare e comprendere bene i loro effetti sul peso corporeo e sui fattori di rischio cardiometabolico”. Nonostante i timori, “non favoriscono l’aumento di peso – assicura lo specialista – Studi clinici controllati mostrano che non causano incremento ponderale, e studi osservazionali suggeriscono addirittura un’associazione con riduzione del peso e del grasso addominale. Sono anche molto sazianti, quindi possono aiutare a ridurre l’assunzione complessiva di calorie giornaliere”. Â
La frutta a guscio, in particolare le mandorle, contiene “acidi grassi salutari (mono- e poli-insaturi), fitosteroli e altri micronutrienti che contribuiscono ai benefici cardiometabolici, in alcune popolazioni si è osservato anche un miglioramento del controllo glicemico. Inoltre, una parte delle calorie delle mandorle non viene assorbita, nutrendo il microbiota intestinale. Grazie alla fibra alimentare e alla loro struttura, possono quindi promuovere la salute dell’intestino e contribuire indirettamente alla riduzione del colesterolo e ad altri benefici metabolici”.Â
La frutta a guscio “può essere consumata da tutti: bambini, adolescenti, adulti e anziani – sottolinea Sievenpiper – L’unica eccezione riguarda le persone con allergie. In questi casi si possono scegliere alternative come i semi o altri tipi di frutta a guscio. Sono particolarmente utili per chi ha livelli elevati di colesterolo, pressione alta o problemi di sensibilità insulinica e controllo glicemico, come nelle popolazioni sud-asiatiche. Gli effetti positivi sulla glicemia sono ancora in fase di studio, ma quelli su colesterolo e pressione sono ben documentati”. Ma attenzione, “le mandorle danno il massimo beneficio se consumate come parte di una dieta equilibrata e salutare, come la dieta mediterranea, la Dash o la dieta Portfolio. E’ importante quindi non considerarle come un alimento isolato, ma integrarle in un modello alimentare completo ricco di altri alimenti benefici per la salute cardiovascolare”.Â
Quante mandorle mangiare ogni giorno? La risposta è circa 30 grammi, pari a una manciata o circa 23 mandorle. Osserva Sievenpiper: “La maggior parte delle persone non consuma abbastanza frutta a guscio per trarne beneficio. In Nord America, per esempio, si consumano in media solo 0,2–0,3 porzioni al giorno, molto al di sotto della raccomandazione minima di una porzione quotidiana. Questo consumo insufficiente evidenzia la necessità di promuovere con maggiore chiarezza i benefici delle mandorle”.Â
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