(Adnkronos) – La rottamazione ‘allargata’, gli affitti brevi, le pensioni e la tassazione dei dividendi. Sono alcuni dei temi al centro degli emendamenti della maggioranza alla Manovra che verranno presentati entro oggi alle 10 in Commissione Bilancio a Palazzo Madama. Se nel vertice di inizio settimana a Palazzo Chigi la premier Meloni ha ricordato a tutti la necessità dell’invarianza dei saldi della legge di bilancio, i partiti della coalizione per ora tengono il punto sulle misure bandiera che vogliono sponsorizzare nella finanziaria. Il partito più cauto (e più abbottonato) resta quello del presidente del Consiglio, che punta a migliorie della legge di bilancio senza stravolgere l’impianto delle misure. L’attenzione è rivolta alle famiglie e alle imprese, mentre non è prevista nessuna patrimoniale sui redditi alti, come ha garantito il relatore meloniano Guido Liris.
I cavalli di battaglia della Lega restano la rottamazione e le pensioni. Il partito, guidato da Matteo Salvini, dovrebbe tornare alla carica con una rottamazione più estesa, quindi includendo anche gli accertamenti in corso. Ma da vedere con quali coperture, visto che i saldi della manovra non si toccano, come sostenuto anche dal Mef. Oggi sono attesi emendamenti sulle pensioni, in particolare su Opzione donna, visto che nel disegno di legge, approvato dal governo, la misura era stata depennata. Probabili anche proposte per l’anticipo pensionistico, sulla falsa riga quota 103 (anche questo assente in Manovra). Ma anche sul fronte previdenziale pesa il nodo delle risorse. La Lega, ha già raccolto internamente le proposte, prevedendo in questa fase un numero di massimo dieci emendamenti a testa per ogni senatore: sono 29 gli eletti del Carroccio. Poi saranno due a testa quelli segnalabili.
Sul versante di Forza Italia il partito si è riunito anche ieri. A fare il punto sulla manovra con il segretario Antonio Tajani, il capogruppo a palazzo Madama, Maurizio Gasparri, Dario Damiani, i vicesegretari nazionali, Deborah Bergamini e Stefano Benigni, il responsabile del Dipartimento economia del partito, Maurizio Casasco, il responsabile nazionale dei Dipartimenti, il deputato Alessandro Cattaneo, i governatori del Piemonte Alberto Cirio e della Calabria, Roberto Occhiuto. Confermate le priorità: casa, sicurezza, imprese, ma pure sanità editoria, disabilità e animali. I punti su cui Fi non mollerà, i cosiddetti paletti, sono la cancellazione o la profonda revisione dell’articolo 18 del testo sulla doppia tassazione dei dividendi per le holding, la necessità ridurre la cedolare secca sui cosiddetti affitti brevi a vocazione turistica (si parla di un ritocco dal 26 al 23 per cento). Tra le richieste un ulteriore sostegno alle forze dell’ordine, con particolare attenzione all’aspetto pensionistico. Fi chiederà anche di cancellare la stretta sulle compensazione dei crediti.
I gruppi parlamentari selezioneranno gli emendamenti segnalati per martedì -saranno circa 250 quelli di Fdi, Fi, Lega e alleati- e poi la scure dell’ammissibilità con il parere del governo. Esame in commissione Senato dal 3 dicembre, con obiettivo del via libera dell’Aula di Palazzo Madama la settimana del 15 e della Camera entro Natale.
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