Trudy Ederle, la vera storia de ‘La ragazza del mare’: la prima donna ad attraversare a nuoto la Manica

Trudy Ederle la vera storia de La ragazza del mare la prima donna ad attraversare a nuoto la Manica

(Adnkronos) – Stasera su Rai1 in prima serata ‘La ragazza del mare’, film Disney del 2024 in cui Daisy Ridley (la Rey di ‘Star Wars’) interpreta Trudy Ederle, stella del nuoto statunitense. Campionessa olimpica, detentrice di 5 record mondiali, è stata la prima donna ad attraversare a nuoto il canale della Manica. 

New York, 1914. Dopo aver avuto una visione, la giovane Trudy Ederle decide di dedicare la sua vita al nuoto. In un’epoca dominata dagli uomini e dai pregiudizi, Trudy è determinata a superare ogni limite e a compiere un’impresa leggendaria, cambiando il suo destino e ispirando le donne del futuro. D 

Nata a New York nel 1905, Gertrude (detta ‘Trudy’) Ederle era figlia d’immigrati: sia sua madre sia suo padre venivano dalla Germania. È lui a insistere affinché le figlie imparino a nuotare, perché non vuole correre il rischio che affoghino in caso si trovino in mare. E Trudy impara già da bambina, ma senza grande trasporto: solo a 15 anni inizia ad allenarsi per la prima volta e appare subito chiaro che è molto più veloce delle sue compagne della Women’s Swimming Association di New York. 

Raccoglie numerose vittorie nel nuoto di velocità, tanto da far parte, nel 1924, della nazionale statunitense che partecipa ai Giochi Olimpici di Parigi. Dalla capitale francese fa ritorno con tre medaglie al collo: due di bronzo, nei 100 e nei 400 metri stile libero, e una d’oro (conquistata insieme alle tre compagne della staffetta 4×100 metri stile libero). Nonostante i numerosi successi ottenuti nelle specialità di velocità, Gertrude mostra un crescente interesse verso il nuoto di fondo, nelle acque burrascose del mare aperto. 

La prima impresa è del 15 giugno 1925, quando si tuffa nelle fredde acque della baia di New York e, partendo da Manhattan, arriva a Sandy Hooks, nel New Jersey, coprendo a furia di bracciate 21 miglia (circa 34 km) in 7 ore e 11 minuti. È nuovo record assoluto, maschile e femminile.  

Dopo appena due mesi tenta per la prima volta la traversata dello Stretto della Manica, che fallisce perché il suo allenatore, Jabez Wolffe, la ferma quando è ormai a buon punto, preoccupato dai violenti colpi di tosse che le fanno inghiottire una gran quantità di acqua salata. Una scelta che Ederle dichiererà sempre di non aver condiviso. Ecco perché l’anno successivo ci riprova, accompagnata da un altro tecnico, e il 6 agosto 1926 tocca la costa francese. È un’impresa eccezionale: Trudy Ederle, oltre a diventare la prima donna capace di attraversare la Manica, con il tempo fatto registrare (14 ore e 34 minuti per percorrere 35 miglia) frantuma il record stabilito nel 1923 da Enrico Tiraboschi. 

Il 27 agosto 1926 torna a New York dove viene accolta da una parata e il presidente statunitense John Calvin Coolidge le apre le porte della Casa Bianca. Da allora si reinventa tante volte: lavora nel cinema, interpretando sé stessa nel film ‘La scuola delle sirene’ del 1927, si esibisce all’Esposizione Universale di New York nel 1939 e quando diventa completamente sorda (sin da bambina a causa del morbillo aveva problemi di udito) insegna nuoto a bambini non udenti. 

È morta il 30 novembre 2003, all’età di 97 anni, a Wyckoff (nel New Jersey), ricordata come una delle massime espressioni del nuoto femminile. 

 

sport

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Previous Article

The Voice Senior, al via 14 novembre su Rai 1: tutto quello che sappiamo

Next Article

Gianluca Gazzoli, chi è il conduttore di 'Sanremo Giovani'